I personaggi della scuola: Giuseppe "Bepo" Lievore
Secondo Preside di Boscobolla dal 1250 al 1258
Diventato Preside il 24 dicembre 1250, alla morte del suo Maestro, Venceslao Vermeviola. E' proprio quest'ultimo a nominarlo Preside nelle sue ultime volonta', chiedendogli di fare una cosa particolare come suo primo incarico alla guida di Boscobolla.
Creare il Cappello Parlante per lo smistamento nelle Case.
Per l'arduo compito viene scelto il cappello da mago che Venceslao Vermeviola aveva indossato in vita, che viene incantato da Lievore animandolo con gli insergnamenti del suo Maestro: l'amore per la conoscenza, la pazienza, la fiducia in se stessi, la costanza...

Durante la sua presidenza l'ombra del Maestro e Fondatore Vermeviola non lo lascera' mai,tanto che diversi suoi insegnanti arriveranno a dubitare delle sue doti di Preside.

Sara' proprio il Fondatore, divenuto Fantasma e apparso per la prima volta due anni dopo la morte, a intervenire in suo favore durante una riunione particolarmente agitata in cui il corpo insegnante stava per togliergli l'incarico.In seguito a quella riunione gli insegnanti lo accetteranno, ma non si esimerannoquasi mai dal discutere le sue disposizioni, criticando aspramente la sua naturale predisposizione a trattare con i ragazzi, che lo adorano fin da piccoli.
Le continue discussioni con i colleghi e la minaccia mai scomparsa degli attacchi da parte del Papato, non resero la vita di Lievore facile.

Nell'estate del 1257, l'insegnante di Divinazione, Alvina Radella comunica a Liepore di aver visto la sua morte, tra la neve e il ghiaccio. Convinto della veridicita' della predizione, Bepo scrive le sue ultime volonta' lasciando la scelta del preside che lo succedera' al Cappello Parlante, che viene istruito ad analizzare le menti di tutti gli insegnanti per trovare il candidato migliore.

Muore nel febbraio del 1258, durante uno degli inverni piu' freddi del secolo in Europa, a causa anche del fatto che spesso e volentieri distribuiva il suo magro pasto ai suoi studenti restando cosi' digiuno per giorni interi.
Si dice che le sue ultime parole siano state: "Non volevo farlo, Maestro!"

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