In
entrambe le comunità, quella magica e quella religiosa, godeva
di incondizionati appoggi, ma non fu soltanto grazie a questi, ma
anche al fatto di essere preparatissimo in campo economico e fiscale
che egli fu richiesto, dopo il suo incarico Pontificio a dirigere
Boscobolla.
Alla
fine del XVII secolo la Scuola viveva un periodo di grave crisi
economica. Come riflesso di una pesante crisi che aveva da poco
investito il clero e le grandi famiglie babbane dellepoca
(cosa a cui, peraltro, lui aveva posto rimedio durante il suo Papato)
anche il mondo magico vedeva scarseggiare le risorse economiche,
e le grandi famiglie di maghi non sovvenzionavano più volentieri
la Scuola.
Dismesso
lincarico di Papa su richiesta del Ministero della Magia,
dopo aver inscenato la propria morte nel 1689, si occupò
di risollevare le sorti della Scuola ponendosi come amministratore
più che come docente, visto che non insegnò mai alcuna
materia.
La
sua forte statura morale fu evidente fin dai primi giorni di Presidenza.
La cerimonia d'insediamento fu semplice e modesta, volle infatti
risparmiare il denaro per poter abbassare le rette di iscrizione
alla Scuola. Abolì ogni tipo di privilegio concesso agli
studenti purosangue e li equiparò ai mezzosangue e questo
gli valse il soprannome di Preside minga" (Preside "niente,
nulla" dal lombardo minga), soprannome che gli
piacque parecchio e fece suo sostituendolo al nome.
Questi atteggiamenti di apertura verso le classi meno abbienti della
magia indispettirono molto le grandi famiglie purosangue, ma avvicinarono
alla Scuola molte famiglie medio borghesi che, con i loro ridotti
ma numerosi contributi, riuscirono a far risorgere Boscobolla dalla
crisi.
Il
Consiglio dei Ministri, riconoscendo lottimo operato del Preside,
e volendo risollevare le sorti economiche della comunità
magica, gli propose nel 1701 di subentrare come Primo Ministro.
Minga Odescalchi non si pronunciò mai in merito a questa
opportunità. Morì nel sonno il 12 agosto dello stesso
anno, di quella stessa malattia che aveva inscenato dodici anni
prima per abbandonare il soglio Pontificio.
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