Nel
1881, a 11 anni riceve il gufo da Boscobolla e scappa di casa. La
madre non la cerca e le due si perdono di vista per sempre.
Il
Cappello la smista in Vermeviola e Faustine si trasforma, negli
anni successivi, da piccola maschiaccia a bellissima ragazza, sensuale
e affascinante.
Il talento, ma soprattutto l'ambizione e la tenacia che la contraddistinguono
la fanno diventare assistente di Trasfigurazione gia' al primo anno,
Prefetto al Terzo e Caposcuola al Quinto, quando comincia ad approfondire
la Legilimanzia.
La
materia l'appassiona a tal punto che i suoi compagni maschi diventano
le sue "vittime" e si vocifera che durante il suo sesto
anno a Boscobolla, Faustine non abbia dormito neppure una volta
nel dormitorio femminile della Torre di Vermeviola, e sia la causa
di numerosi casi di "amnesia mattutina" indotta.
Questi casi furono l'inizio di uno scandalo che porto', tre anni
dopo, al licenziamento dell'insegnante di Occlumanzia.
Nel frattempo Faustine si era diplomata a pieni voti, rimanendo
a scuola come assistente del Guardiacaccia. Appena si libero' la
cattedra di Occlumanzia, Faustine chiese al Preside in carica di
poter insegnare... e le sue indubbie capacita' non lasciarono molta
scelta al corpo insegnante, che decise di prendere in considerazione
solo i talenti magici della Corcos, tralasciando maldicenze e dicerie
sulla sua vita privata.
Nel
1896, diventa Capocasa di Vermeviola, e l'anno seguente Vicepreside,
carica che le fa abbandonare l'insegnamento dell'Occlumanzia per
concentrarsi sui suoi compiti. Il periodo infatti non e' dei piu'
felici per la scuola, in bilico tra il controllo voluto dal Ministero
della Magia di Roma (risalente all'epoca papale), il Ministero della
Magia di Berlino e il Ministero della Magia di Vienna.
Faustine mette a buon frutto i suoi poteri di Occlumante e, con
cio' che all'epoca venne definita "sensuale" diplomazia,
riesce a tenere a distanza il Ministero di Berlino (che lei, essendo
francese di nascita, riusciva a malapena a sopportare), e ad ingraziarsi
invece il piu' vicino Ministero di Vienna.
Nel
1899 diventa Preside di Boscobolla, a soli 24 anni e la sua prima
decisione fu quella di scegliere il nuovo professore per la cattedra
di Occlumanzia. Dal suo abbandono dell'insegnamento, infatti, i
professori di quella materia non duravano che pochi mesi (chi per
morte prematura, chi perche' veniva loro offerta una posizione migliore,
chi per problemi di famiglia, chi perche' defezionava in favore
di Scuole piu' famose e remunerative). La sua scelta cadde su un
aitante giovanotto che presto divenne il suo compagno e da cui ebbe
un figlio.
Accoglie
l'arrivo del nuovo secolo con una festa rimasta negli annali di
Boscobolla, ma e' proprio in quella occasione che a Faustine venne
appioppato il soprannome che la segui' sino alla morte: la "libertina".
Era tanto professionale, decisa e precisa sul lavoro e nei suoi
compiti della scuola, quanto era disinvolta e lasciva nei suoi affari
privati. Durante la festa in molti la videro flirtare sia con il
suo compagno ufficiale, sia con due altri professori (l'insegnante
di Divinazione e l'insegnante di Rune Antiche, dal quale avra' una
figlia l'anno dopo).
Per
alcune famiglie di maghi questi suoi atteggiamenti, seppur di uso
piuttosto comune all'epoca, erano un vero oltraggio, e Faustine
dovette affrontare diversi esponenti della comunita' magica che
prendevano a spunto questa sua caratteristica per ricordare che
una "mezzosangue" non aveva il diritto di ricoprire la
cattedra di Preside. Le abilita' magiche di Faustine, pero', erano
tali che nessuno (ne' al Ministero di Roma, ne' a quello di Vienna
o Berlino) se la senti' mai di revocare il suo incarico.
Boscobolla, inoltre, prosperava: l'atmosfera rilassata e perennemente
gioiosa (al limite del bohemien) che regnava a Scuola, metteva gli
studenti in condizioni di studiare meglio e con piu' profitto. In
quegli anni molti furono i grandi maghi che si diplomarono a Boscobolla.
Nel
1912 si compie il destino di Faustine Corcos.
L'insegnante di Rune Antiche, piuttosto che affrontare le voci che
gia' prevedeva si sarebbero alzate se la figlia nata dalla relazione
con Faustine fosse entrata a studiare a Boscobolla, decide di trasferirsi
in America con la bimba. All'inizio di aprile di quell'anno, Faustine
riceve una lettera in cui si legge che la figlia e' in gravi condizioni
per una rara malattia, e la donna decide di partire al piu' presto.
Si imbarca dunque sulla nave piu' veloce che trova, il transatlantico
Titanic che promette di portarla in America in pochi giorni. Purtroppo,
nonostante Faustine fosse una maga e viaggiasse in prima classe,
non sopravvisse alla tragedia dell'affondamento: il suo corpo fu
trovato dalla MacKay-Bennett insieme alle molte altre vittime.
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