I personaggi della scuola: Venceslao Vermeviola
Uno dei quattro Fondatori di Boscobolla e primo Preside dal 1135 al 1250

Tanto ambizioso quanto generoso, Venceslao Vermeviola da sempre si era occupato dei dettagli piu' misteriosi e arcani della magia, raccogliendo con instancabile pazienza dati e racconti sulle piu' disparate leggende magiche. Questa immensa conoscenza storica, unita alla sua abilita' nell'uso degli ingredienti piu' disparati e insoliti, ne fecero il maestro di pozioni piu' famoso d'Italia.

I resoconti sulla sua vita e sul suo coinvolgimento nella fondazione di Boscobolla sono vaghe e riferite spesso a un solo rapporto, ritrovato dagli archeologi nei meandri della Biblioteca della scuola dopo la distruzione del 2002.

Negli anni a seguire, Venceslao segui' con attenzione la preparazione degli studenti, scegliendo per loro i migliori maghi italiani e stranieri come insegnanti. Nessuna delle materie era disdegnata, ma ciascuno degli studenti veniva indirizzato in una casa, che portava i nomi dei quattro Fondatori originale.

Vermeviola teneva sotto la sua ala protettrice i bambini in cui riscontrava una particolare sete di conoscenza, coltivando la loro ambizione e facendoli diventare maghi potenti e temuti.
Quelli che dimostravano particolari abilita' mentali li metteva nella casa dei Falcobianco, dove insieme potevano sviluppare queste capacita'. Molti degli Occlumanti piu' grandi del Medioevo nacquero proprio in questa Casa.

I piu' capaci nel lanciare incantesimi, soprattutto se non verbali, Vermeviola li ospitava nella Casa di Lupogrigio, insegnando loro a diventare sempre piu' potenti e incitandoli a inventare nuovi incantesimi di ogni tipo.
Infine i divinatori, e coloro che sapevano leggere e interpretare i difficili segni che natura e oggetti fornivano ai maghi, finivano nella casa Orsoblu'.

Durante il periodo della sua guida, Boscobolla prospero' diventando in brevissimi anni una Scuola prestigiosa e affollata. La ricchezza di talenti (e anche di denari) comincio' a fare gola alle molte potenze che si contendevano il territorio in cui sorgeva il Castello e Vermeviola fu costretto ad abbandonare gradualmente l'insegnamento per dedicarsi alla difficile arte della politica.
Il Fondatore, pero', non rinuncio' a scegliere coloro che, tra gli studenti, si dimostravano particolarmente ambiziosi, ed ebbe molti pupilli. In oltre un secolo di insegnamento sono stati moltissimi i maghi dell'epoca che possono dire di aver studiato con il Fondatore in persona.

Dell'ultimo periodo della sua vita e' presente una pagina nei libri di storia. Il resoconto racconta degli ultimi trent'anni di vita di Venceslao Vermeviola, del suo ultimo pupillo in ordine di tempo (che diverra' preside dopo di lui) e della drammatica prima battaglia tra Boscobolla e l'Ecclesia, che solo l'eroismo di Venceslao e il suo estremo sacrificio contribuirono a vincere.

Rimasto tra le mura del Castello come Fantasma insieme ai suoi tre compagni fondatori, Vermeviola ha potuto continuare a indottrinare alcuni degli allievi della scuola, quelli che - piu' ambiziosi e coraggiosi - si avventuravano negli anfratti del sotterraneo, scoprendo il suo laboratorio segreto.
A volte i suoi insegnamenti venivano drammaticamente usati per scopi malvagi, come nel caso di Iago Santacroce che causo' il ritorno dei feroci Vermi Viola, creature arcaiche e misteriose da cui la famiglia di Vermeviola traeva il nome.
Nel 2002 queste creature causarono la distruzione quasi totale della scuola, mietendo numerosissime vittime.

Nel 2010, grazie a una particolarissima serie di circostanze, Venceslao Vermeviola termina la sua esistenza di fantasma duranta quasi otto secoli, e torna ad avere un corpo. La sua seconda vita gli riserva parecchie sorprese, questa volta fuori dalle mura del Castello.

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